In questa sessione si vuole dare la possibilità di parlare delle tematiche più generali.
E' una maniera di poter restare in contatto, tramite l'aggiunta dei propri post in forma di commento alla sessione, in maniera più rapida in quanto questi commenti si attualizzano immediatamente non appena questi vengono postati.
Si prega però di utilizzare questa sessione solo se il problema di cui volete parlare non sia trattato già in altra sessione; ciò risponde ad una volontà di razionalizzare le varie tematiche che abbiamo osservato nascere sul Forum dell'ADUC e che messe tutte in uno stesso calderone fanno si che i nuovi arrivati pongano di nuovo quesiti che sono stati già oggetto di discussione appesantendo così la fluidità del blog nonchè rendendo difficile la ricerca di tali informazioni e notizie a chi ne avesse bisogno.
Sul lato destro di questo blog trovate l'indice delle SESSIONI DEDICATE con il titolo del rispettivo post ed un breve sunto del tema trattato in ciascuna di esse; per accedere ad una di tali sessioni basta cliccare sul testo di color rosato e sarete direttamente trasferiti alla relativa pagina.
lunedì 11 maggio 2009
PREMORIENZA DELL'ASSICURATO
In questa sessione si intercambiano opinioni e informazioni a riguardo alla problematica della premorienza del sottoscrittore della polizza vita. Per leggere gli interventi o porre un quesito accedere ai commenti della sessione.
Di seguito trovate i link dove potrete scaricare le due leggi con cui rischia di perdere i suoi risparmi chi è beneficiario di una polizza Poste Vita il cui sottoscrittore sia deceduto da più di due anni.
Decreto Legge 28 agosto 2008, n. 134.doc
LEGGE 27 ottobre 2008, n 166.doc
Mi scuso con gli utenti del blog se , per il momento, non aggiungo alcun commento o descrizione della situazione.
Al più presto spero di dedicare un pò del mio tempo per attualizzare questo post.
Di seguito trovate i link dove potrete scaricare le due leggi con cui rischia di perdere i suoi risparmi chi è beneficiario di una polizza Poste Vita il cui sottoscrittore sia deceduto da più di due anni.
Decreto Legge 28 agosto 2008, n. 134.doc
LEGGE 27 ottobre 2008, n 166.doc
Mi scuso con gli utenti del blog se , per il momento, non aggiungo alcun commento o descrizione della situazione.
Al più presto spero di dedicare un pò del mio tempo per attualizzare questo post.
DICHIARAZIONE INTEGRATIVA DI ANNA MARIA (ex direttrice di UP)
A seguito della richiesta da parte della diretta interessata si è proceduto ad oscurare questa sessione.
Mi scuso con i seguitori di questo blog per l'inconveniente.
Mi scuso con i seguitori di questo blog per l'inconveniente.
giovedì 19 marzo 2009
IL FATTACCIO - Informazioni dal web
Di seguito una lista di tutto quanto è stato pubblicato nella web sul problema delle index linked di Poste Vita cadute in disgrazia. Per accedere basta fare un doppio click sul relativo titolo.
SE SONO LE POSTE A "TIRARE IL PACCO" di Alessandro Pedone (dal sito di ADUC)
"PACCHI POSTALI" di Alessandro Pedone (dal sito di ADUC)
Pedone (Aduc) a Mi Manda Rai Tre
Interessante video con l'intervento di CONSULTIQUE a Ballaró su derivati e polizze Index Linked
ISVAP, dopo il caso LB index da rifare (da Milano Finanza del 24 Novembre 2008)












SE SONO LE POSTE A "TIRARE IL PACCO" di Alessandro Pedone (dal sito di ADUC)
"PACCHI POSTALI" di Alessandro Pedone (dal sito di ADUC)
Pedone (Aduc) a Mi Manda Rai Tre
Interessante video con l'intervento di CONSULTIQUE a Ballaró su derivati e polizze Index Linked
ISVAP, dopo il caso LB index da rifare (da Milano Finanza del 24 Novembre 2008)
NOTE INFORMATIVE & CONDIZIONI CONTRATTUALI
Per accedere alla Nota Informativa della polizza di interesse fare clcik sul relativo titolo.
Classe 3A Valore Reale
Ideale
Raddoppio
Raddoppio Premium
Index Cup
Classe 3A Valore Reale
Ideale
Raddoppio
Raddoppio Premium
Index Cup
COME FUNZIONA LA POLIZZA
Rifacendomi alla Nota Informativa, sembra chiaro che la parte fondamentale é a pag. 3 sotto il capitolo "Informazioni sul contratto". Analizzo questa parte sottolineando che non sono un esperto in cose di finanza tuttavia fortunatamente so leggere e pur vivendo in spagna ancora mi ricordo qualcosina di italiano.
Leggiamo:
Programma dinamico Classe 3 A valore reale è un contratto di assicurazione sulla vita in forma mista con prestazioni indicizzate al valore di uno specifico Titolo strutturato.
Il titolo strutturato é costituito da:
1) uno strumento obbligazionario, che determina la liquidazione del capitale a scadenza
2) uno strumento finanziario derivato che determina il rendimento annuo
La regola di indicizzazione di Classe 3 A valore reale Index Linked prevede il riconoscimento di una percentuale pari alla somma:
- di un tasso d’interesse annuo semplice determinato in base all’andamento dell’indice azionario Dow Jones Eurostoxx 50
- del 100% della variazione, se positiva, dell’indice Monetary Union Index of Consumer Prices (MUICP) calcolato da Eurostat, che rispecchia l’andamento dei prezzi al consumo dei Paesi appartenenti all’Unione Monetaria Europea.
Mi sembra chiaro, ripetiamolo:
Il Titolo strutturato è costituito da due componenti:
- una componente obbligazionaria, la quale prevede un tasso di rendimento nominale decennale del 73,9% che restituisce 100 a scadenza e un tasso di rendimento effettivo annuo lordo del 5,69%;
- una componente derivata costituita da due opzioni. Il valore di mercato dell’opzione sull’inflazione alla data di effetto dell’operazione è pari a circa il 15% del valore nominale del Titolo. Il valore dell’opzione sull’indice azionario è pari a circa il 21% del valore nominale del Titolo.
Vediamo allora come sta funzionando la nostra polizza:
(Notare che si fa sempre riferimento al valore nominale del titolo, quindi farò i miei conti sul valore iniziale che supponiamo 100 e solo alla fine sottraggo il 6.5 di commissione di Poste Vita)
Punto fondamentale è che:
-il compito della componente obbligazionaria è semplicemente riportare al 100% la parte percentuale del capitale iniziale che su di essa si è posto
-Il compito della parte derivata é invece quello di cercare di dare un rendimento aggiuntivo (sempre che la "scommessa" sulla parte obbligazionaria si fosse rivelata azzeccata).
Se é vero questo e se é vero che la nostra componente obbligazionaria prevede un tasso di rendimento nominale decennale del 73,9% che restituisce 100 a scadenza, allora vuole dire che dei nostri 100 "soldoni" iniziali ne sono stati investiti nella componente obbligazionaria 57.5 (infatti 57.5 + il 73.9% di 57.5 fa proprio 100; comproviamolo: 57.5 +0.739*57.5 = 57.5+42.5=100).
Restano 100-57.5=42.5.
Di questi 42.5, se ne sono presi 15+21=36 e sono stati posti nella componente derivata, cioè si sono investite 36 "soldoni" su quelle due opzioni (inflazione ed indice azionario) la cui somma ad oggi, secondo quanto riportato in http://www.postevita.it/prodotti/postevita/classe3A_valorereale.shtml, da un totale di quasi un 34%.
Quindi quanti "soldoni" restano? 42.5 – 36 = 6.5 che é proprio la commissione che si é succulentemente mangiato Poste Vita.
Quindi è chiaro che:
Dei nostri 100 "soldoni" iniziali
La parte obbligazionaria (57.5 "soldoni") dovrà restituire i 100 iniziali (compresi i 6.5che si é beccata Poste Vita).
La parte derivata (36 "soldoni") dovrà fornire invece gli interessi.
Sono due cose separate! Infatti se leggiamo la nota informativa abbiamo:
Alla scadenza il Titolo prevede il pagamento del valore nominale del Titolo più un incremento pari alla somma delle percentuali calcolate ogni anno in base al meccanismo d’indicizzazione.
Se non ho dimenticato l’italiano mi sembra chiaro:
Valore nominale del titolo (valore nominale! Cioè 100 (sempre che l’obbligazione non vada in default) + gli interessi (che ad oggi sono già un 33.9%).
Quali sono allora i nostri rischi?
1) Che la parte obbligazionaria non sia in grado di fornire indietro i 100 "soldoni" iniziali.
Il cosiddetto rischio di controparte, cioè, leggendo sempre dalla nota informativa: il rischio connesso all’eventualità che il portafoglio titoli per effetto di un deterioramento della solidità patrimoniale dello stesso, non sia in grado di pagare l’interesse (attenti! Questo non é l’interesse maturato sulla parte derivata ma il famoso 73.9% della parte obbligazionaria!) o di rimborsare il capitale; il valore del titolo risente di tale rischio variando al modificarsi delle condizioni creditizie del Portafoglio sottostante l’emissione.
2) Per quanto riguarda invece la parte derivata, come si legge a pag 3 della nota informativa: il rischio d’investimento cui si espone il contraente in relazione alle opzioni (inflazione negativa e indice di riferimento) potrebbe comportare la riduzione del valore a scadenza, attualmente pari al 36%, fino a zero.
Cioè si sta dicendo che può succedere che nei 10 anni di durata della polizza la somma delle due opzioni su cui sono stati posti 36 "soldoni" dia una percentuale nulla da applicare al valore nominale 100; questo al giorno d’oggi é però escluso dal fatto che abbiamo raggiunto già una percentuale del 33.9% e l’unica cosa negativa che può succedere é che semplicemente nei prossimi 3 anni questa percentuale non vada aumentando più.
Conclusioni:
Il 33.9% di interessi sul valore nominale (i 100 "soldoni" iniziali) fornita dalla parte derivata é un attivo già ottenuto e non associabile al reintegro del capitale investito inizialmente. Una cosa é il capitale investito inizialmente ed un’altra gli interessi. Le due cose si muovono parallelamente ma su due binari separati.
A parte l’interesse quindi bisogna recuperare il capitale iniziale dalla parte obbligazionaria.
Tutto dipende dalla capacità del "portafoglio" alla base della nostra polizza di pagare l’interesse del 73,9%. Per sapere se ciò sarà possibile bisogna conoscere il portafoglio. Senza conoscere il portafoglio non si può operare una scelta ragionata.
Leggiamo:
Programma dinamico Classe 3 A valore reale è un contratto di assicurazione sulla vita in forma mista con prestazioni indicizzate al valore di uno specifico Titolo strutturato.
Il titolo strutturato é costituito da:
1) uno strumento obbligazionario, che determina la liquidazione del capitale a scadenza
2) uno strumento finanziario derivato che determina il rendimento annuo
La regola di indicizzazione di Classe 3 A valore reale Index Linked prevede il riconoscimento di una percentuale pari alla somma:
- di un tasso d’interesse annuo semplice determinato in base all’andamento dell’indice azionario Dow Jones Eurostoxx 50
- del 100% della variazione, se positiva, dell’indice Monetary Union Index of Consumer Prices (MUICP) calcolato da Eurostat, che rispecchia l’andamento dei prezzi al consumo dei Paesi appartenenti all’Unione Monetaria Europea.
Mi sembra chiaro, ripetiamolo:
Il Titolo strutturato è costituito da due componenti:
- una componente obbligazionaria, la quale prevede un tasso di rendimento nominale decennale del 73,9% che restituisce 100 a scadenza e un tasso di rendimento effettivo annuo lordo del 5,69%;
- una componente derivata costituita da due opzioni. Il valore di mercato dell’opzione sull’inflazione alla data di effetto dell’operazione è pari a circa il 15% del valore nominale del Titolo. Il valore dell’opzione sull’indice azionario è pari a circa il 21% del valore nominale del Titolo.
Vediamo allora come sta funzionando la nostra polizza:
(Notare che si fa sempre riferimento al valore nominale del titolo, quindi farò i miei conti sul valore iniziale che supponiamo 100 e solo alla fine sottraggo il 6.5 di commissione di Poste Vita)
Punto fondamentale è che:
-il compito della componente obbligazionaria è semplicemente riportare al 100% la parte percentuale del capitale iniziale che su di essa si è posto
-Il compito della parte derivata é invece quello di cercare di dare un rendimento aggiuntivo (sempre che la "scommessa" sulla parte obbligazionaria si fosse rivelata azzeccata).
Se é vero questo e se é vero che la nostra componente obbligazionaria prevede un tasso di rendimento nominale decennale del 73,9% che restituisce 100 a scadenza, allora vuole dire che dei nostri 100 "soldoni" iniziali ne sono stati investiti nella componente obbligazionaria 57.5 (infatti 57.5 + il 73.9% di 57.5 fa proprio 100; comproviamolo: 57.5 +0.739*57.5 = 57.5+42.5=100).
Restano 100-57.5=42.5.
Di questi 42.5, se ne sono presi 15+21=36 e sono stati posti nella componente derivata, cioè si sono investite 36 "soldoni" su quelle due opzioni (inflazione ed indice azionario) la cui somma ad oggi, secondo quanto riportato in http://www.postevita.it/prodotti/postevita/classe3A_valorereale.shtml, da un totale di quasi un 34%.
Quindi quanti "soldoni" restano? 42.5 – 36 = 6.5 che é proprio la commissione che si é succulentemente mangiato Poste Vita.
Quindi è chiaro che:
Dei nostri 100 "soldoni" iniziali
La parte obbligazionaria (57.5 "soldoni") dovrà restituire i 100 iniziali (compresi i 6.5che si é beccata Poste Vita).
La parte derivata (36 "soldoni") dovrà fornire invece gli interessi.
Sono due cose separate! Infatti se leggiamo la nota informativa abbiamo:
Alla scadenza il Titolo prevede il pagamento del valore nominale del Titolo più un incremento pari alla somma delle percentuali calcolate ogni anno in base al meccanismo d’indicizzazione.
Se non ho dimenticato l’italiano mi sembra chiaro:
Valore nominale del titolo (valore nominale! Cioè 100 (sempre che l’obbligazione non vada in default) + gli interessi (che ad oggi sono già un 33.9%).
Quali sono allora i nostri rischi?
1) Che la parte obbligazionaria non sia in grado di fornire indietro i 100 "soldoni" iniziali.
Il cosiddetto rischio di controparte, cioè, leggendo sempre dalla nota informativa: il rischio connesso all’eventualità che il portafoglio titoli per effetto di un deterioramento della solidità patrimoniale dello stesso, non sia in grado di pagare l’interesse (attenti! Questo non é l’interesse maturato sulla parte derivata ma il famoso 73.9% della parte obbligazionaria!) o di rimborsare il capitale; il valore del titolo risente di tale rischio variando al modificarsi delle condizioni creditizie del Portafoglio sottostante l’emissione.
2) Per quanto riguarda invece la parte derivata, come si legge a pag 3 della nota informativa: il rischio d’investimento cui si espone il contraente in relazione alle opzioni (inflazione negativa e indice di riferimento) potrebbe comportare la riduzione del valore a scadenza, attualmente pari al 36%, fino a zero.
Cioè si sta dicendo che può succedere che nei 10 anni di durata della polizza la somma delle due opzioni su cui sono stati posti 36 "soldoni" dia una percentuale nulla da applicare al valore nominale 100; questo al giorno d’oggi é però escluso dal fatto che abbiamo raggiunto già una percentuale del 33.9% e l’unica cosa negativa che può succedere é che semplicemente nei prossimi 3 anni questa percentuale non vada aumentando più.
Conclusioni:
Il 33.9% di interessi sul valore nominale (i 100 "soldoni" iniziali) fornita dalla parte derivata é un attivo già ottenuto e non associabile al reintegro del capitale investito inizialmente. Una cosa é il capitale investito inizialmente ed un’altra gli interessi. Le due cose si muovono parallelamente ma su due binari separati.
A parte l’interesse quindi bisogna recuperare il capitale iniziale dalla parte obbligazionaria.
Tutto dipende dalla capacità del "portafoglio" alla base della nostra polizza di pagare l’interesse del 73,9%. Per sapere se ciò sarà possibile bisogna conoscere il portafoglio. Senza conoscere il portafoglio non si può operare una scelta ragionata.
TRE POSSIBILI SCENARI
Spero, rapidamente di chiarire il punto relativo ai 2 binari paralleli trattato nel post COME FUNZIONA LA POLIZZA e costituiti da:
- lo ZERO Coupon che investendo 57,50 deve restituire 100 nel 2012 (capitalizzazione composta 57,50X(1+0,0569)^10 )
- le 2 opzioni: DJEUSTOXX50 e MUICP che hanno il solo compito di fornire un extra rendimento dopo 10 anni calcolato sul 100 di nominale iniziale.
Premessa fondamentale, se riteniamo veritiera ed in buona fede la Nota Informativa (poi se mentono sulla nota informativa allora si che lì si va in causa sicuri di vincere al 100%) direi che:
1) il problema è nello ZERO Coupon e basta!
2) il rendimento delle 2 opzioni al 23/02/2009 è 33,9% (somma dei 7 tassi di rendimento finora totalizzati e desumibili dal sito http://www.postevita.it/prodotti/postevita/classe3A_valorereale.shtml). Questo rendimento si applicherà il 22/02/2012 ad un nominale 100.
3) l'extra rendimento di cui sopra, ad oggi, NON è in discussione, è libero dalla grana obbligazione "fallita" e continua, rispettate determinate condizione, a generare rendimento; il peggio che può passare é cioè che resti tale senza più aumentare, ma ciò vuol dire che nei prossimi tre anni non solo le borse dovrebbero continuare ad andar male ma addirittura anche l'inflazione dovrebbe essere negativa (deflazione) e non solo in Italia ma in Europa tutta essendo il MUICP legato all'inflazione a livello Europeo! Ma se ciò succedesse, io credo proprio che ci sarebbe gente messa molto peggio di noi ed anzi probabilmente molti di noi alla fine arriverebbero a dire "e io che mi preoccupavo della polizza che stipulai con poste"; tutto ciò é per dirvi che questa ipotesi di base di tenere questo "rendimento già guadagnato" invariato al 2012 é già di per se un’ipotesi molto forte in senso negativo per noi.
Quindi per comodità stiamo supponendo che dal 23/02/2009 al 23/02/2012 le due opzioni DJEUSTOXX e la MUICP non rendano nulla in più di quello che hanno già dato!
Ovvero, supposto nessun extra-rendimento fino al 2012 consideriamo che al 2012 ci aspetti solo un extra del 33,9% maturato fino al 23/02/2009 e consolidato, fisso, immutabile.
Ora però dimentichiamoci in toto dell'extra-rendimento (NON E' IL CENTRO DELLA QUESTIONE!) e prendiamo per buono che esso, sarà, nel 2012, il 33,9%.
Lo so, è noioso il tutto, tanti numeri ma vi prego, focalizzate i 3 punti di sopra.
Faccio 3 esempi:
ESEMPIO 1
Supponiamo che i 57,50 di cui sopra, siano investiti TOTALMENTE in una o più obbligazioni fallite che, tecnicamente, siano in default, e che quindi non rimborserà il valore nominale "100".
TUTTAVIA ANCHE UNA OBBLIGAZIONE FALLITA ALLA FINE RIPORTA INDIETRO UNA PARTE DELLA PARTE SU DI ESSA INVESTITA, quello che viene tecnicamente chiamato RECOVERY RATIO.
Prendiamo allora SOLO COME ESEMPIO un recovery ratio di 13 (un valore piuttosto basso per un recovery ratio, ma va bene, cerchiamo di metterci nel peggiore dei casi), questo vuol dire che se l'obbligazione fallisce allora dopo dieci anni dei nostri 57.5 investiti sulla parte obbligazionaria ne ritroveremmo solo 13.
In questa eventualità, nel 2012 l'intera Classe 3 A Valore Reale dovrebbe esprimere un valore pari a:
Valore dello Zero Coupon (l'obbligazione fallita) + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
13 + (100X33,9%) = 13 + 33,9 = 46,9
Cioè di 100 investiti ne recuperiamo solo circa 47 (per ogni mille euro ne recuperiamo solo 470)
ESEMPIO 2
Supponiamo ora che i 57,50 di cui sopra, siano investiti PARZIALMENTE in un’obbligazione "fallita" (ipotesi plausibile in quanto lo ZERO Coupon in realtà è un paniere di bonds, non un unico bonds, né un’unica "struttura"). [bond = obbligazione]
Supponiamo per esempio che dei 57,50, metà siano investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite" e metà...no!
Quindi:
57,5 : 2 = 28,75 investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
57,5 : 2 = 28,75 investiti nel bond ALFA
Noi abbiamo imparato a capire che il totale di 57,5 deve portare, nel 2012 a 100 di nominale.
Allora ognuna delle due quote dovrà fornire 1/2 di 100 alla fine e cioè 50
Quindi avremo che la parte rischiosa dell'investimento ci dovrà dare alla fine:
50 "soldoni" devono essere restituiti dall'investimento in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
50 "soldoni" devono essere restituiti dall'investimento nel bond ALFA
Ora, per il 50% di obbligazioni "fallite", noi sappiamo che al posto di 100, visto il recovery ratio del 13%, ci aspettiamo 13.
Va da se che, al posto di 50, ci aspettiamo 6,5 (la metà di 13, come 50 è la metà di 100).
In questa eventualità, nel 2012 l'intera Classe 3 A Valore Reale dovrebbe esprimere un valore pari a:
Valore dello Zero Coupon + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
Valore del bond ALFA + Valore delle obbligazioni "fallite" + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
50 + 6,5 + (100X33,9%) = 56,5 + 33,9 = 90,4
Cioè di 100 investiti si recuperano 90.4 nel Febbraio 2012 (per ogni 1000euro investiti se ne avranno 904)
ESEMPIO 3
Supponiamo ancora che i 57,50 di cui sopra, siano investiti PARZIALMENTE in una obbligazione "fallita"
Però adesso supponiamo che dei 57,50, solo 1/3 siano investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite" ed il resto...no!
Quindi:
57,5 : 3 = 19,17 investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
57,5 : 3 = 19,17 investiti nel bond ALFA
57,5 : 3 = 19,17 investiti nel bond BETA
Noi abbiamo imparato a capire che il totale di 57,5 deve portare, nel 2012 a 100 di nominale.
Allora ognuna delle tre quote dovrà fornire 1/3 di 100 alla fine e cioè 33.33
Quindi avremo che la parte rischiosa dell'investimento ci dovrà dare alla fine:
33,33 devono essere restituiti dall'investimento in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
33,33 devono essere restituiti dall'investimento nel bond ALFA
33,33 devono essere restituiti dall'investimento nel bond BETA
Ora, per le obbligazioni "fallite", noi sappiamo che al posto di 100, visto il recovery ratio del 13%, ci aspettiamo 13.
Va da se che, al posto di 33,33, ci aspettiamo 4,3 (un terzo di 13, come 33,34 è un terzo di 100).
In questa eventualità, nel 2012 l'intera Classe 3 A Valore Reale dovrebbe esprimere un valore pari a:
Valore dello Zero Coupon + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
Valore del bond ALFA + Valore del bond BETA + Valore delle obbligazioni "fallite" + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
33,34 + 33,34 + 4,3 + (100X33,9%) = 66,68 + 33,9 = 100,58
Ossia si recupera il capitale investito già nel Febbraio del 2012
Direi che inutile andare oltre, credo di aver chiarito quale sia il punto.
Non avere chiari quali bonds e in che proporzione essi compongono il portafoglio dello ZERO Coupon è determinante per chiarire la convenienza o meno di qualsiasi azione. A voi quindi il libero arbitrio di firmare o meno la proposta di trasformazione di Poste Italiane.
- lo ZERO Coupon che investendo 57,50 deve restituire 100 nel 2012 (capitalizzazione composta 57,50X(1+0,0569)^10 )
- le 2 opzioni: DJEUSTOXX50 e MUICP che hanno il solo compito di fornire un extra rendimento dopo 10 anni calcolato sul 100 di nominale iniziale.
Premessa fondamentale, se riteniamo veritiera ed in buona fede la Nota Informativa (poi se mentono sulla nota informativa allora si che lì si va in causa sicuri di vincere al 100%) direi che:
1) il problema è nello ZERO Coupon e basta!
2) il rendimento delle 2 opzioni al 23/02/2009 è 33,9% (somma dei 7 tassi di rendimento finora totalizzati e desumibili dal sito http://www.postevita.it/prodotti/postevita/classe3A_valorereale.shtml). Questo rendimento si applicherà il 22/02/2012 ad un nominale 100.
3) l'extra rendimento di cui sopra, ad oggi, NON è in discussione, è libero dalla grana obbligazione "fallita" e continua, rispettate determinate condizione, a generare rendimento; il peggio che può passare é cioè che resti tale senza più aumentare, ma ciò vuol dire che nei prossimi tre anni non solo le borse dovrebbero continuare ad andar male ma addirittura anche l'inflazione dovrebbe essere negativa (deflazione) e non solo in Italia ma in Europa tutta essendo il MUICP legato all'inflazione a livello Europeo! Ma se ciò succedesse, io credo proprio che ci sarebbe gente messa molto peggio di noi ed anzi probabilmente molti di noi alla fine arriverebbero a dire "e io che mi preoccupavo della polizza che stipulai con poste"; tutto ciò é per dirvi che questa ipotesi di base di tenere questo "rendimento già guadagnato" invariato al 2012 é già di per se un’ipotesi molto forte in senso negativo per noi.
Quindi per comodità stiamo supponendo che dal 23/02/2009 al 23/02/2012 le due opzioni DJEUSTOXX e la MUICP non rendano nulla in più di quello che hanno già dato!
Ovvero, supposto nessun extra-rendimento fino al 2012 consideriamo che al 2012 ci aspetti solo un extra del 33,9% maturato fino al 23/02/2009 e consolidato, fisso, immutabile.
Ora però dimentichiamoci in toto dell'extra-rendimento (NON E' IL CENTRO DELLA QUESTIONE!) e prendiamo per buono che esso, sarà, nel 2012, il 33,9%.
Lo so, è noioso il tutto, tanti numeri ma vi prego, focalizzate i 3 punti di sopra.
Faccio 3 esempi:
ESEMPIO 1
Supponiamo che i 57,50 di cui sopra, siano investiti TOTALMENTE in una o più obbligazioni fallite che, tecnicamente, siano in default, e che quindi non rimborserà il valore nominale "100".
TUTTAVIA ANCHE UNA OBBLIGAZIONE FALLITA ALLA FINE RIPORTA INDIETRO UNA PARTE DELLA PARTE SU DI ESSA INVESTITA, quello che viene tecnicamente chiamato RECOVERY RATIO.
Prendiamo allora SOLO COME ESEMPIO un recovery ratio di 13 (un valore piuttosto basso per un recovery ratio, ma va bene, cerchiamo di metterci nel peggiore dei casi), questo vuol dire che se l'obbligazione fallisce allora dopo dieci anni dei nostri 57.5 investiti sulla parte obbligazionaria ne ritroveremmo solo 13.
In questa eventualità, nel 2012 l'intera Classe 3 A Valore Reale dovrebbe esprimere un valore pari a:
Valore dello Zero Coupon (l'obbligazione fallita) + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
13 + (100X33,9%) = 13 + 33,9 = 46,9
Cioè di 100 investiti ne recuperiamo solo circa 47 (per ogni mille euro ne recuperiamo solo 470)
ESEMPIO 2
Supponiamo ora che i 57,50 di cui sopra, siano investiti PARZIALMENTE in un’obbligazione "fallita" (ipotesi plausibile in quanto lo ZERO Coupon in realtà è un paniere di bonds, non un unico bonds, né un’unica "struttura"). [bond = obbligazione]
Supponiamo per esempio che dei 57,50, metà siano investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite" e metà...no!
Quindi:
57,5 : 2 = 28,75 investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
57,5 : 2 = 28,75 investiti nel bond ALFA
Noi abbiamo imparato a capire che il totale di 57,5 deve portare, nel 2012 a 100 di nominale.
Allora ognuna delle due quote dovrà fornire 1/2 di 100 alla fine e cioè 50
Quindi avremo che la parte rischiosa dell'investimento ci dovrà dare alla fine:
50 "soldoni" devono essere restituiti dall'investimento in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
50 "soldoni" devono essere restituiti dall'investimento nel bond ALFA
Ora, per il 50% di obbligazioni "fallite", noi sappiamo che al posto di 100, visto il recovery ratio del 13%, ci aspettiamo 13.
Va da se che, al posto di 50, ci aspettiamo 6,5 (la metà di 13, come 50 è la metà di 100).
In questa eventualità, nel 2012 l'intera Classe 3 A Valore Reale dovrebbe esprimere un valore pari a:
Valore dello Zero Coupon + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
Valore del bond ALFA + Valore delle obbligazioni "fallite" + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
50 + 6,5 + (100X33,9%) = 56,5 + 33,9 = 90,4
Cioè di 100 investiti si recuperano 90.4 nel Febbraio 2012 (per ogni 1000euro investiti se ne avranno 904)
ESEMPIO 3
Supponiamo ancora che i 57,50 di cui sopra, siano investiti PARZIALMENTE in una obbligazione "fallita"
Però adesso supponiamo che dei 57,50, solo 1/3 siano investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite" ed il resto...no!
Quindi:
57,5 : 3 = 19,17 investiti in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
57,5 : 3 = 19,17 investiti nel bond ALFA
57,5 : 3 = 19,17 investiti nel bond BETA
Noi abbiamo imparato a capire che il totale di 57,5 deve portare, nel 2012 a 100 di nominale.
Allora ognuna delle tre quote dovrà fornire 1/3 di 100 alla fine e cioè 33.33
Quindi avremo che la parte rischiosa dell'investimento ci dovrà dare alla fine:
33,33 devono essere restituiti dall'investimento in obbligazioni che al 2012 sono "fallite"
33,33 devono essere restituiti dall'investimento nel bond ALFA
33,33 devono essere restituiti dall'investimento nel bond BETA
Ora, per le obbligazioni "fallite", noi sappiamo che al posto di 100, visto il recovery ratio del 13%, ci aspettiamo 13.
Va da se che, al posto di 33,33, ci aspettiamo 4,3 (un terzo di 13, come 33,34 è un terzo di 100).
In questa eventualità, nel 2012 l'intera Classe 3 A Valore Reale dovrebbe esprimere un valore pari a:
Valore dello Zero Coupon + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
Valore del bond ALFA + Valore del bond BETA + Valore delle obbligazioni "fallite" + "eventuale" extra-rendimento.
ovvero
33,34 + 33,34 + 4,3 + (100X33,9%) = 66,68 + 33,9 = 100,58
Ossia si recupera il capitale investito già nel Febbraio del 2012
Direi che inutile andare oltre, credo di aver chiarito quale sia il punto.
Non avere chiari quali bonds e in che proporzione essi compongono il portafoglio dello ZERO Coupon è determinante per chiarire la convenienza o meno di qualsiasi azione. A voi quindi il libero arbitrio di firmare o meno la proposta di trasformazione di Poste Italiane.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)